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Implantologia a carico immediato i nostri consigli

implantologia a carico immediato

Hai perso i tuoi denti e vorresti sostituirli subito?

Hai sentito parlare di implantologia a carico immediato ma hai delle perplessità a riguardo? Se hai dei dubbi leggi l’articolo seguente, ti aiuteremo ad avere le idee più chiare su questo argomento.

L’implantologia a carico immediato è conveniente?

Attraverso l’implantologia a carico immediato, la protesi viene applicata subito dopo l’inserimento della radice artificiale, quindi è possibile ottenere i denti nuovi nell’arco di 24 ore. Con questo tipo di intervento, in una sola seduta operatoria, è possibile ripristinare la funzione dei denti e l’estetica dentale dei pazienti immediatamente.

Tuttavia, per la buona riuscita di un impianto è sempre meglio attendere il tempo biologico necessario per la guarigione dei tessuti e il completamento dell’osteintegrazione, prima di applicare le protesi definitive. Il periodo ottimale è di minimo 3 mesi per l’arcata inferiore e di 6 mesi per quella superiore; questo aumenta la percentuale di riuscita dell’operazione.

Sovraccaricare da subito gli impianti appena applicati, infatti, potrebbe incidere sulla loro stabilità. È importante evitare quei micromovimenti che possono disturbare il processo di osteointegrazione. Quindi è sempre meglio aspettare i tempi necessari per far si che gli impianti si stabilizzino e si integrino alla perfezione nel nostro corpo prima di ripristinare la funzione dei denti.

Quando si può ricorrere al “carico immediato”

Chi può ricorrere all’implantologia a carico immediato e avere quindi, fin da subito, denti fissi? Ci sono alcune condizioni indispensabili per poter usufruire con successo di questa metodica. L’osso deve essere di buona qualità e densità, ed essere sufficiente come quantità. Le condizioni della gengiva devono essere buone.

La stabilità degli impianti, verificata dall’implantologo dopo aver avvitato l’impianto nell’osso, deve essere superiore ai 35 N/cm. Anche un paziente in età avanzata, con queste condizioni favorevoli, può essere sottoposto al carico immediato. Non basta però una ortopantomografia per determinare la buona disposizione ossea, ma occorre una TAC, che in odontoiatria si esegue specificamente con emissioni di radiazioni ridotte (TAC Cone Beam).

La protesi, sia provvisoria che definitiva, è sempre avvitata, con viti in titanio, non cementata. Questo porta enormi vantaggi, perché per qualunque necessità di controllo può essere svitata con facilità dal dentista. Inoltre la resa estetica è molto naturale, senza falsa gengiva.

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